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Grazie, Mario del Giglio
Il concetto della Musica
“Dio è musica che si manifesta.
Secondo la ricezione che abbiamo possiamo, in modi diversi, percepirla.
La musica non cambia, siamo noi che la trasformiamo secondo la nostra percezione.
E’ inutile quindi farla imprimere con forza ad orecchie poco armoniche e poco accordate. Ognuno ascolta ciò che sente e varia secondo il proprio “sentire”, la musica Divina “è” ”
Mario del Giglio
Caro Mario, ti scrivo per ringraziarti ancora dei tuoi libri. Li leggo come se sorseggiassi un vino pregiato..ogni volta, dopo poche pagine, rifletto e passano giorni in cui mi pongo alla vita in modo diverso. Mi colmano la mente di ragionamenti e di voglia di maturare.. Non sono uno che legge e quindi per me i piccoli sorsi sono i piccoli passi verso la maturazione..ti ringrazio ancora per quello che fai e spero tu stia bene insieme ai tuoi cari..un abbraccio fraterno… Ivan
Gentile Mario, intanto ti ringrazio ancora per il libro che mi hai spedito. Sono da oltre 45 anni alla ricerca dei perché della vita e del senso di tutto quanto è trascendente. Ho letto tantissimi libri tra i quali tutti quelli pubblicati dal Cerchio Firenze 77; sono un assiduo lettore dal n°1 del Giornale dei Misteri e della rivista Lettere e Scritti; con ciò premesso, la scorsa settimana ho finito di leggere il libro “Tutto è, dall’illusione alla realtà spirituale. L’ho trovato chiaro, semplice,….in una parola lo definirei sublime! Aggiungo che tra tutti i libri di messaggi che ho letto, e sono molti, questo è tra i più comprensibili e dettagliati nel chiarire tanti perché sulla vita presente e futura.Ti ringrazio vivamente è stato un bellissimo dono il tuo, un dono che fa aprire gli occhi e la mente.
Ti saluto fraternamente. Arcangelo
Caro Arcangelo ti ringrazio delle belle parole, questo dimostra ciò che dicono i “Maestri” nostri fratelli: “il libro va dove è atteso”. Con affetto fraterno Mario
Un forte abbraccio ad una bravissima persona che non sento da diverso tempo, ma che ringrazio continuamente per l’affetto e per i doni. In particolare ringrazio per avermi fatto conoscere i testi del prof. PIETRO UBALDI che mi erano ignoti. Con l’augurio di ottima salute e di ogni gioia,
un abbraccio,
IVAN MERCOLINI – Pesaro
Caro Mario, sto leggendo il primo libro che ha pubblicato, “La Vita per la Vita”…avidamente, con un interesse così intenso da far fatica a staccarmene ogni volta. Ma c’é una cosa che vorrei dirle fin da subito: grazie. Grazie infinite. Sono stata atea per quasi 20 anni, dopo un’infanzia in cui ho ricevuto un’educazione religiosa “tradizionale” e così opprimente da farmi allontanare da Dio appena ne ho avuto la possibilità. Il Dio cattolico mi appariva (mi scusi per le mie parole forti) un sadico egocentrico, unicamente intento a punire l’Uomo che non lo avesse adorato giorno e notte e non avesse rispettato alla lettera i suoi ordini dittatoriali. Prima di arrivare all’ateismo più esasperato ho vagato in cerca di altre religioni, orientali tipicamente, dove almeno la spiritualità e la fede non erano per lo più punizioni e paura di castighi eterni. Alla fine, complici gli studi universitari e un’idea di scientificità mal interpretata (solo ora mi rendo conto di questo) ho smesso di credere in qualunque cosa non potesse essere umanamente spiegata e misurata. La religione, tutte le religioni, sono state per me, per tutti questi lunghi anni, un inutile retaggio della credulità popolare. Peggio ancora che inutile, mi sono convinta che la fede fosse uno dei mali dell’umanità, perché solo libero da questa l’Uomo avrebbe potuto essere davvero “illuminato”. E poi…poi 2 mesi fa’ ho fatto un viaggio, in un paese dove la spiritualità ho respirato ad ogni angolo e qualcosa dentro di me ha sussultato. Io non so spiegare cosa sia successo ma, al ritorno, ho sentito un desiderio immenso di rimettermi a cercare…di nuovo ho preso in mano i testi di diverse religioni come se tutto fosse nuovo per me. Ho iniziato ad ascoltare e non più solo sentire le parole di un caro collega che parlava di Angeli e di queste Creature di Luce sempre pronte ad aiutarci. Ho iniziato piano piano, giorno dopo giorno, a credere in loro, a dialogare con loro e fin da subito ho riscontrato dei benefici e finalmente un senso di pace e benessere spirituale che mi mancava da tempo. Tuttavia il mio rifiuto nei confronti di Gesù era immutato. Poi un giorno lui aveva in mano il suo libro. Incuriosita l’ho cercato su internet e subito iniziato a leggerlo. Per arrivare al dunque…dopo 20 anni sono tornata in Chiesa e ho riscoperto una fede che mai avrei immaginato potesse rinascere in me. Le Entità mi hanno fatto conoscere un Dio completamente diverso…amore, benevolenza per tutti e nessun castigo eterno sono concetti che mi riempiono il cuore di gioia e finalmente hanno dato un senso alla mia vita. Ora sento che Dio mi è vicino e se anche nella mia vita dovessi affrontare delle prove difficili non sarà perché Lui vuole punirmi con durezza quanto piuttosto aiutarmi ad elevarmi nello Spirito. Questo cambiamento di prospettiva ha un valore enorme… Mi creda, quello che lei ha scelto di condividere con noi è un regalo meraviglioso e io le sarò grata in eterno.
Le auguro ogni bene e se non chiedo troppo la prego di ringraziare da parte mia le Entità con cui dialoga.
Sono sicura che la lettura di tutti e tre i suoi libri mi aiuterà ad avvicinarmi a Dio come nient’altro ci è riuscito nei 40 anni della mia vita.
Grazie infinite
La abbraccio come un fratello
Laura
Cara Laura, ti ringrazio delle belle parole. Le nostre guide ci dicono: “Il libro va dove è atteso”. E’ il libro che cerca noi e non il contrario. E’ arrivato anche a te nel momento giusto. Fanne tesoro. E’ molto bello ciò che dici e questa è la dimostrazione che serve a tanti che sono in ricerca spirituale. Molti credono che queste comunicazioni ci portano lontano dalla ricerca di Dio; mentre non sanno che scoprire Dio non significa andare da nessuna parte per trovarLo in quanto Egli è in noi e ci trascende tutti.
Ti auguro ogni bene.
Con affetto fraterno Mario
Ciao Mario,
bello ritrovarti qui. Casualmente ti ho cercato nel web e ti ho trovato: un’esplosione di luce nel mio cuore.
Sono Patrizia Del Prete, ci incontravamo a casa di Marina e Angelo o anche a quella di Francesco e Renata a Spinaceto. Ci siamo incontrati e confrontati e studiato alcuni tuoi messaggi diverse volte e ogni volta è stato fantastico, e ogni volta crescevo sempre piu’… Poi per gli impegni tuoi sempre piu’ incalzanti (per fortuna), ci siamo persi di vista. Ma per me “solo” di vista perchè nel mio cuore e nella mia anima ci sei sempre, assieme a Maria Grazia, a Padre Anthony, al grande Amadeus … I tuoi libri li ho sempre con me (i primi due ovvio). Dopo la lettura del primo la mia vita è completamente cambiata, o per meglio dire, sono nata in una nuova vita e da allora tanta strada “spirituale” ho fatto e continuo a fare, grazie a te, grazie ai nostri fratelli nella luce che, attraverso te, tanto mi hanno insegnato e dato.
Cerchero’ di venire a qualche tua presentazione dell’ultimo libro per un abbraccio di luce a te e a Maria Grazia. Ancora grazie Patrizia.
Caro Mario sì certo!.. è una bellissima idea condividere la mia esperienza e come sono arrivata a leggere i tuoi libri. La mia storia inizia con l’emorragia cerebrale del mio compagno e con il suo coma vegetativo che durerà per tre anni e mezzo, fino al giorno della sua “morte” avvenuta un anno fa. La mia storia inizia quando il giorno della sua malattia ci strappa dalla serenità della nostra casa per il freddo ricovero degli ospedali. Ma il più grande dolore per me era non riuscire a far comprendere agli altri quanto fosse viva ed ancora presente la sua “coscienza”, certo diversa e non più capace di comunicare con i consueti canali, ma sentivo vivissima la sua presenza e lui sembrava a volte rispondere. Non l’ho mai lasciato solo ad affrontare il suo silenzio, fino all’ultimo suo respiro. La morte come il coma a quel punto erano per me solo stati diversi in cui lui esisteva in altro modo e nonostante tutto. Quando se n’è andato una immensa luce d’amore era rimasta con me. Dopo un paio di mesi ho cominciato ad armeggiare con un registratore e lentamente mi sono accorta di tutta una serie di voci che cercavano di comunicare con me. Devo essere sincera, non cercavo lui perchè temevo di bloccare il suo passaggio nella luce, era infatti questo che avevo letto, sicuramente però cercavo un modo indiretto per essere dove lui era… Le voci col tempo sono diventate più comprensibili e mi hanno dato istruzioni su come fare. Alcune di queste voci si presentavano come miei famigliari e poi ho raccolto anche quella del mio compagno che ho ascoltato con un’ enorme emozione dopo gli anni del suo silenzio. A volte tra le molte entità che non dicevano il loro nome ne veniva qualcuna che si presentava come la mia guida. Tra loro una che si presentava come zio Luigi. Di fatto però non ho nessuno zio di nome Luigi. La cosa più incredibile e bella è stata sentire il loro interesse per il mio cammino spirituale e di consapevolezza, dove con pazienza e amore mi aiutavano (e tutt’ora lo fanno) a farmi capire come potevo essere migliore come persona. Un giorno, qualche mese fa zio Luigi mi dice di cercare tra i libri, non mi dice cosa ma solo di cercare. Cerco e tra i libri (molti e che non avevo mai letto) che avevo conservato del mio compagno ancora inscatolati e ne trovo uno : La vita per la vita, di Mario Del Giglio.Apro una pagina che ancora conservava la piega dove il mio compagno l’aveva lasciato, letto a metà anni prima e il paragrafo inizia in grassetto con quel nome: Luigi, zio Luigi. Ho cominciato a leggere sapendo che questo era il loro modo di dirmi “lì ci sono le nostre verità che ti possono aiutare a crescere”. Ringrazio tutti i giorni per questa mia esperienza, tutta l’esperienza anche quella della malattia e della morte, comprendendo che il male e il dolore, come le entità ci dicono, ha disegni che sfuggono alla nostra visione molto umana.
Arianna
Dopo aver letto, per la seconda volta, i messaggi provenienti da Entità diverse e ricevuti da Mario Del Giglio che successivamente ne ha curato la pubblicazione attraverso il libro “Nel Triangolo il Mistero”, sono scaturite in me alcune personali considerazioni e riflessioni.
La prima storica è che il libro germoglia, voluto e anticipato dalle stesse Entità, per merito dell’assiduo disinteressato impegno di Mario il quale, a testimonianza che sulla Terra esistono anime elette, attraverso un gravoso impegno psicofisico e di tempo, riesce, superando diversi ostacoli, anche di natura economica, a realizzare ciò che all’inizio sembrava soltanto un sogno!
Il libro nasce senza scopo di lucro poiché la maggior parte della produzione viene donata a circoli e congregazioni per uso benefico e le rimanenti copie acquistata da privati i quali donano, se lo desiderano, un piccolo obolo anche esso devoluto in beneficenza.
So, per certo, che molte copie sono ora presenti in varie parti del mondo come se il libro, animandosi di vita propria, abbia scelto autonomamente i luoghi della Terra dove andare.
Gli increduli e i delatori tenteranno di mettere in cattiva luce il contenuto del libro ma ciò non limiterà la bontà dei messaggi i quali si rivolgono a tutti gli uomini che desiderano ascoltare: per coloro che credono in una vita incorporea e, nella stessa misura, a coloro i quali credono che tutto finisca con la morte del corpo.
Questo a mio avviso è il grande pregio del libro “Nel Triangolo il Mistero”!
Tutti i messaggi contenuti nel libro sono uniti da un filo invisibile che li lega indissolubilmente: amare il prossimo come se stesso!
Amare tutti gli uomini indipendentemente dalla loro razza o religione!
Amare ogni creatura del creato animata e vegetale!
Tutti i messaggi invitano il lettore a intraprendere il difficile percorso terreno alla ricerca del perdono assoluto: all’impegno costante per una continua, anche se minima, crescita spirituale.
Questi insegnamenti travalicano ogni fede religiosa con i loro dogmi e misteri per esaltare ogni singolo uomo come espressione e rappresentazione di Dio sulla Terra.
In tutti è presente Dio e sta a noi scorgere la sua Luce!
Per finire un grazie sentito a Mario che ci ha donato questo libro solo con la forza del suo Amore e con il suo costante eroico impegno!
Caro Mario avervi incontrato e’ stato bellissimo, sembra di conoscerci da sempre. I libri sono meravigliosi e gli insegnamenti dei nostri cari sono importanti per migliorare il nostro percorso. Ho una gioia immensa perche’la preghiera aiuta noi tutti a stare meglio e a chiedere amore per noi e per gli altri. Cercando di annullare le parole come egoismo, odio e indifferenza, ma avendo rispetto di chi ci circonda donando amore, amore e ancora amore.
con affetto Riccardo
Ciao Mario voglio ringraziarti per averci dato la possibilità di ascoltarti domenica 13 aprile a Torino.
Sto leggendo i tuoi libri e tanto mi stanno dando, ho trovato molte risposte a tanti miei interrogativi.
Da qualche tempo scrivo delle lettere a mio figlio e in quello che scrivo trovo anche delle risposte, ho avuto la sensazione che sia la mia testa a scrivere quelle cose, forse perchè vorrei sentirmele dire, io gli racconto tutto quello che mi succede e sono sicura non a caso; gli ho parlato anche di te e questo e quello che mi è venuto fuori:
Sto leggendo il primo libro di Mario del Giglio che mi è arrivato e devo dire che sto imparando tante cose, per certi aspetti è molto interessante e istruttivo a volte ho paura di non comprendere ma come dice lui dobbiamo sentire dentro di noi tutte le emozioni e crescere, perchè con la crescita spirituale si può arrivare là dove è il nostro obiettivo , il nostro punto di riferimento e la nostra vita vera, cominciando ad assaporare già ora ciò che ci attende, ma non è facile, non so nemmeno io quello che sto scrivendo, sono cose che escono dal mio cuore anche perchè sono molto affascinata da questo mondo dello spirito che è sconosciuto a noi umani ma che se potessimo vedere con occhi diversi……..
Tutto sarebbe più bello anche qui sulla terra dove ora voi vi trovate, non essere così abbattuta tu riceverai quello che hai bisogno basta avere fiducia e fede, fede in Dio che è al di sopra di tutto e qui che è l’arcano. Dio è il nostro guidatore e noi i suoi partecipanti a questa gara, una gara che si fa senza alcuna regola perchè noi abbiamo comunque il libero arbitrio e percorriamo questa strada con fatica, ma anche con la nostra volontà che non sempre può essere la cosa giusta, ma alla fine dobbiamo fare tesoro delle esperienze che facciamo perchè solo così possiamo evolverci e diventare come pasta da modellare e far si che possiamo arrivare alla nostra destinazione finale. Leggi pure e impara vedrai ancora tante risposte riceverai e io starò con te e ti guiderò in questo nuovo imparare che ti sei posta, stai tranquilla tutto a tuo tempo, non ti senti tanto pronta, ma vedrai piano piano tutto si appiana, i casi della vita e gli eventi che si pongono sulla nostra strada non a caso sono per niente inventati e per questo che dobbiamo metterci nelle mani del Padre e attendere gli eventi della vita che ci siamo posti. Non essere ora spaventata piano piano tutto vedrai avrà una soluzione che non ti aspetti e che ti farà stare tranquilla e cosciente di tutto ciò che imparerai, ti senti stupida ma non lo sei, piano piano rileggi le cose che non capisci e con l’amore e con il cuore capirai, ora io sono qui che cerco di vederti serena e faccio di tutto per starti vicino, non stare troppo a riflettere e agisci.
Alla fine di queste lettere il più delle volte si concludono con dei disegni, principalmente fiori e nell’ultima lettera oltre alle (rose) così le chiamo io anche un giglio.
Non so cosa pensare, forse sto impazzendo, ma questi scritti mi vengono di getto, non sto a pensare cosa scrivere, io ho solo la terza media e non mi riconosco, non c’è punteggiatura.
Cosa ne peni di tutto questo? sono impazzita?
Scrivere e mettere su carta tutte le mie sensazioni mi fa stare bene e mi sento consolata. Ho confessato al mio parroco questa mia scrittura e lui mi ha risposto che va bene, non c’è nulla di male se ciò mi fa stare bene ma di tenere per me questa cosa.
Ora io mi sento di doverla condividere con qualcuno che mi possa capire e dirmi se faccio bene.
Ti saluto con un abbraccio fraterno insieme alla tua dolcissima moglie con affetto
Santina
Cara Santina,
ho letto la tua lettera e stai tranquilla che non sei affatto pazza. Molte volte pensiamo di essere noi stessi a scrivere ciò che ci viene dettato. Vedi ho imparato che non è importante chi scrive ma ciò che viene detto. Vorrei ricordarti che a Torino, quando ho iniziato a parlare, ho detto queste parole:” La mia esperienza vi metterà di fronte a delle verità che vi faranno stare male”. Perché dico questo? Perché la lettura di queste comunicazioni ci deve portare alla consapevolezza di essere tutti uniti in quanto proveniamo dalla stessa Sorgente. Ecco che non dobbiamo fermarci a pensare che il nostro caro che ci ha preceduto deve rimanere sempre attaccato a noi. Egli è sempre vicino quando il nostro pensiero è rivolto a lui. Ci viene detto che la vita continua anche dopo aver lasciato il corpo. Ecco, riprendo le parole che hai scritto ed è quello che lui ti detta: “ Leggi pure e impara vedrai ancora tante risposte riceverai e io starò con te e ti guiderò in questo nuovo imparare” e poi aggiunge: “ Piano piano rileggi le cose che non capisci e con l’amore e con il cuore capirai, io sono qui che cerco di vederti serena”.
Il mio suggerimento è quello di fermarti per il momento e leggere il libro “La Vita per la Vita”. Prendilo in mano, pensa a tuo figlio e chiedi una qualsiasi cosa che riguardi l’aiuto spirituale, Apri a caso il libro e vedrai che lui ti risponderà sempre. Però cerca di comprendere che lui vuole iniziare a lasciarti per continuare il cammino spirituale. Trascrivo dal libro una preghiera: “La migliore preghiera, e questo vale per ogni fratello che ritorna, è che tutti siano consapevoli che Dio esiste e siano grati di ciò che ci ha donato. Se tutti insieme aveste raggiunto questo livello di sentire, non esisterebbe miglior preghiera. Acquisite dentro di voi quel sentire che vi fa partecipi di essere con la persona amata in un sol tutto, convinti che solo per il momento vi ha lasciato ma con la certezza assoluta che ci rivedremo, ci abbracceremo, ci ameremo per l’eternità.”
Spero di averti risposto, con affetto fraterno
Mario del Giglio
Grazie Mario, ho capito, farò come dici tu.
Il libro “La Vita per la Vita” io l’ho già letto.
Sappi però che il mio tesoro è tornato a nuova vita circa nove anni fa e per me i primi quattro sono stati i più duri, si lo sognavo spesso ma non avevo nessuna percezione.
Ho letto molti libri e frequentavamo altri genitori che stanno percorrendo il nostro stesso cammino. Dopo tanto senza nulla cercare piano piano ho ripreso la mia vita e meditato e valutato tutto ciò che ci era capitato, ho capito tante cose e un po per volta cercando l’amore dentro me sono arrivati questi scritti.
Hai ragione è come se volevo continuare a condividere con lui tutto ciò che mi circondava, poi per un periodo non ho più scritto nulla, ma nell’ultimo convegno di Venera a gennaio una sensitiva mi ha detto
“Non capisco perchè ti sei fermata, proprio ora che ti servo di più, riprendi la penna e scrivi, scrivi, qualsiasi cosa, questo ti aiuta a sopportare il peso di ogni cosa – vai, non ti abbandonare a riflettere troppo”
Premetto che io e mio marito non siamo degli assidui frequentatori di convegni e sensitive, cerchiamo di stare con i piedi per terra e seguiamo solo Venera. Ci piace ricercare quando ci viene la possibilità informazioni sulla nuova vita che ci attende con molta cautela e discutere fra noi.
Mi ritengo sicuramente molto fortunata perchè condivido tutto con la mia famiglia che mi è molto vicina e sopratutto con mio marito e ci sosteniamo a vicenda.
Frequentiamo ogni due mesi un gruppo di genitori seguiti da un sacerdote e affrontiamo sempre degli argomenti diversi per poter crescere spiritualmente, tipo “COSTRUIRE DOPO IL DILUVIO” “IL SENSO DELLA VITA” per noi il senso della vita è vivere e vedere oltre e pensare a ciò che in fondo ci ha dato tutto questo, perchè alla fine c’è da imparare anche in una situazione simile, stare sereni e cogliere tutti i segni che incontriamo nella nostra vita, lo so non è facile, ma per noi devo dire siamo stati fortunati il destino ci ha posto davanti ad eventi che ci hanno sollevato e fatto nuovamente vivere e costruire la nostra vita a pieno.
Spero di non aver approfittato troppo del tuo tempo ma mi fa piacere condividere con te queste mie sensazioni.
Un abbraccio fraterno a te e a tua moglie.
Santina
Cara Santina, tu come tanti altri, non approfitti mai. E’ mio compito testimoniare ciò che ho ricevuto, tutto qui. Vorrei però porre una domanda per far riflettere: perché dopo 30 anni di ricerca porto in prima persona la mia testimonianza? Per prima cosa suggerisco di leggere il primo libro ma poi dobbiamo proseguire la ricerca fino ad arrivare all’ultimo. Questo vale per tutti anche per i sensitivi, perché nulla nasce a caso. Vorrei che si approfondisse la lettura dei messaggi e si arrivasse alla fine del percorso. Nella prima lettera che mi hai mandato tuo figlio dice, riporto le sue parole: “Leggi pure e impara vedrai ancora tante risposte riceverai e io starò con te e ti guiderò in questo nuovo imparare che ti sei posta, stai tranquilla tutto a tuo tempo, non ti senti tanto pronta, ma vedrai piano piano tutto si appiana, i casi della vita e gli eventi che si pongono sulla nostra strada non a caso sono per niente inventati e per questo che dobbiamo metterci nelle mani del Padre e attendere gli eventi della vita che ci siamo posti.” La sensitiva ti ha detto: “Non capisco perché ti sei fermata, proprio ora che ti servo di più. Riprendi la penna e scrivi, scrivi qualsiasi cosa. Questo ti aiuta a sopportare il peso di ogni cosa. Vai, non ti abbandonare a riflettere troppo” Cosa devi fare? Scrivere o leggere ciò che ti è arrivato? Santina, leggiamo attentamente i libri che ci sono arrivati e troveremo tante risposte ai tanti perché che dobbiamo affrontare. Per esempio approfondire il concetto di corpo-anima e spirito, il concetto di Spirale ed infine comprendere che dopo le varie fasi del trapasso esistono le fasi del Risveglio, che troverai nei monologhi del libro “Tutto è, dall’illusione alla realtà spirituale”. Questo ci viene spiegato e se lo abbiamo compreso dobbiamo farci una domanda: quando comunichiamo con un nostro caro, in quale fase si trova quando cerchiamo di metterci in contatto con lui? Dovete comprendere il mio disagio, ecco perché uso questa frase: “La mia esperienza vi metterà di fronte a delle verità che vi faranno male”. Queste verità però ci faranno star bene se comprenderemo che il nostro cammino non si limita alla perdita dei nostri cari, perché sia noi che loro dobbiamo continuare il percorso verso la conoscenza convinti che solo per il momento ci hanno lasciato e con la certezza assoluta che li rivedremo, li abbracceremo, li ameremo per l’eternità. Sia chiaro, non voglio insegnare niente a nessuno ma, se si vuole ricercare, ci sono simili concetti in altri comunicazioni.
Con affetto fraterno
Mario del Giglio
Carissimo Mario,
nei tuoi libri ho trovato molte gemme. Mi entusiasma scoprire convergenze con le mie letture precedenti, quali i discorsi di Sai Baba e i libri di “Conversazioni con Dio” di Neale Donald Walsch. Non so citare testualmente, ma sono rimasto colpito da una frase, credo di un filosofo tedesco, che ha detto che se gli fosse offerta in una mano il possesso di tutti i mondi e nell’altra la passione di imparare, avrebbe scelto di imparare. Mi identifico un po’ in questa passione. Un po’ più difficile mi riesce l’applicazione! Sono grato al gruppo per le domande poste, così importanti per molti di noi. Anche in me c’è una divisione tra l’apprendimento intuitivo e la razionalità che analizza, “divide”, cerca le contraddizioni, dubita.
L’intuizione mi fa rallegrare che anche come entità disincarnate potremo crescere. La razionalità mi chiede: se crescere è cambiamento, e se il cambiamento è legato al tempo, come può avvenire il miglioramento in una dimensione in cui il tempo non ha significato? Razionalità e intuizione mi fanno considerare giusto che nella nuova dimensione ci troveremo in uno stato di sentire che rifletterà il punto a cui siamo arrivati nella vita terrena. Però sono rimasto malissimo nel leggere della sofferenza degli “spiriti erranti” . Mi sembra che questa sofferenza mi riporti quasi a quel concetto terribile dell’inferno, che – giunto a una certa età – ho respinto come incompatibile con la bontà del Padre. Ho come l’impressione che la sofferenza conseguente a una vita vissuta senza amore sia di entità ben superiore all’infelicità provata in terra per la mancanza di amore, e che questo mi riconduca a una sorta di “punizione”. Mi piacerebbe pensare che ci sia un aiuto pronto e affettuoso dei fratelli dell’altra dimensione per fare prendere “immediata” coscienza dell’errore e preparare il miglioramento del fratello. E’ troppo terribile pensare all’oscurità, alla solitudine, alle sensazioni che ti sono state trasmesse. La lettura dei Vangeli mi ha sensibilizzato su un aspetto. Noi non sappiamo mai quale è il vero stato del nostro cuore. Io faccio – quel po’ di bene che faccio – con la testa o con il cuore? Per vanità o per fratellanza? Per “andare in paradiso” o perché “mosso da compassione?” Quindi non posso giudicare nemmeno me stesso, né mai tranquillizzarmi. Devo ritornare alla paura dell’inferno??? Alla paura di chi sono veramente?
Con affetto. Pierluigi
Caro Pierluigi, ho riletto più volte ciò che hai scritto e devo dirti che sono d’accordo quando nei messaggi si ritorna al concetto dell’inferno oramai superato da me sia nei modi che nei tempi. Però devo dire che molte volte le Entità sono state chiare sul concetto di sofferenza e di come sia vissuta. Non è certamente “l’inferno cristiano” dove si parla di una sofferenza eterna. Per quanto riguarda invece la solitudine, è stato detto che nessuno viene lasciato solo ma, a mio avviso, soltanto nel momento dell’auto giudizio soffriremo e comprenderemo ciò che dovevamo fare e non abbiamo fatto. Sono stati di sentire, diversi per ognuno di noi. Prendi queste mie parole non come se avessi compreso tutto ma confido nelle nostre guide che, come sempre hanno fatto con pazienza ed amore, ci illumineranno nei nostri dubbi.
Con affetto fraterno Mario
Carissimo Mario,
ti ringrazio per i tuoi chiarimenti, che condivido. Mi resta l’interrogativo sulla conciliabilità della transitorietà della sofferenza e l’assenza di tempo. In una dimensione senza tempo, un “momento” è “eterno”? E’ per me difficile comprendere quando si dice che “si aspetta” che ci venga data l’ autorizzazione a una nuova reincarnazione. Le entità disincarnate conoscono un processo di crescita e quindi di “cambiamento” . Ma il concetto di cambiamento è collegato al tempo …. Del resto, anche il collegamento tra la loro dimensione e la nostra è collegato al tempo…… Ma forse tutto questo non importa, Qualcuno ha scritto:”un mondo alla volta”. A me sta anche bene accettare che certi aspetti siano al di fuori della possibilità di esprimerli a parole e delle nostre capacità di comprensione. Ci si può anche abbandonare alla certezza di un Dio benevolo. Mi rallegro con te per queste tue straordinarie esperienze, e per quanto hai fatto e stai facendo per molti.
Affettuosamente Pierluigi
Caro Pierluigi, negli incontri avvenuti le risposte date erano in base alla nostra conoscenza. Quindi tante volte sembra una contraddizione, invece se valutiamo nel contesto dei tre libri troveremo le risposte in base alla nostra presa di coscienza. Ciò mi ha permesso di constatare che, per quanto lo stesso argomento venisse affrontato appunto in date diverse, la stessa Entità riprendeva il tema trattato come se il tempo non fosse passato. Ciò ci fa comprendere che il tempo esiste solo per noi. Per le Entità, invece, che vivono in Eterno presente, non esiste. Quindi è come se l’incontro fosse avvenuto nello stesso istante.
Hanno spiegato che il tempo non è definito per tutti. Intendiamoci: “la parola “tempo” vale per voi, in quanto per noi sono “stati di sentire”, un concetto diverso dal vostro tempo. In questo “tempo” tu, secondo la tua evoluzione, valuti l’esperienza vissuta e, secondo come l’hai vissuta, avrai ampliato il tuo sentire”.
Quindi la dimensione del tempo è pura illusione, perché, se tu vivi in Eterno Presente, non hai bisogno del tempo, hai superato le fasi della dualità, sia con il corpo, sia senza. E’ questo ciò che vogliono dire: vivere in Eterno presente è il raggiungimento del tuo stato di “essere spirituale”. Ricorda: Sapere-Conoscere- Essere. Infine, la percezione non è legata al tempo; è uno stato di coscienza e quindi un sentire assoluto. Sono stati di sentire percepibili sia nella dimensione terrena, sia nella dimensione senza corpo. Ecco, l’esempio della Spirale spirituale in senso orizzontale significa che noi, essendo punto-linea della stessa Spirale, dobbiamo comprendere e percepire con piena consapevolezza tutta la Spirale.
Per quanto riguarda la sofferenza ci viene detto: “la sofferenza è in grado di far comprendere più di quanto credi. Non lo puoi sapere oggi, perché vivi in un tempo reale nell’infinito. Solo venendo qui potrai renderti conto di quanto sia reale la sofferenza, tutta intera, e di quanto sia sempre positiva. Pensate poi che tutto questo è necessario per farvi evolvere. Questa esperienza di sofferenza viene valutata dalla vostra coscienza spirituale, che verrà successivamente assorbita nel Tutto. Lo Spirito può ben valutare un’esperienza di sofferenza, perché sa sempre cosa è venuto a fare nella vita terrena. Non lo sa certo il corpo che, con tutte le sue vicissitudini, vive inconsciamente. Ricorda: lo spirito non evolve. Lo spirito è. La carne serve ad ampliare la coscienza dello spirito attraverso la sofferenza.”
Spero di aver risposto con affetto fraterno Mario del Giglio
Condivido quanto avete detto, aggiungerei il mio sentire, dicendo che forse più che “paura” sia il rammarico, il dispiacere di non aver fatto, per egoismo, pigrizia, ecc., compiutamente il compito che ci eravamo prefissi prima di incarnarci.
Non credo sia poca cosa.
Gianni